venerdì 11 dicembre 2015

Ancora Malvasia ed altri frizzanti compagni.



La vigna di Crocizia
In un post precedente ho già fatto riferimento ad un produttore dell’area parmense, ma non posso trascurare un’altra piccola, ma bellissima azienda, Crocizia. Siamo in valle Parma, poco oltre Langhirano, paese a tutti noto per i magnifici prosciutti che vi si producono.
Raggiungere Crocizia emergendo da una tenebrosa mattinata padana carica di nebbia ed umidità e ritrovarsi sotto un cielo azzurrissimo in un angolo baciato dal sole, può essere un’esperienza molto gratificante. Le vigne curate da Marco Rizzardi sono piccoli appezzamenti circondati dal bosco, un’autentica oasi di pace, frequentata anche dai caprioli, ghiotti delle gemme e dei frutti della vite. Marco non concepisce l’idea di fare del male a queste bestiole nonostante la tradizione venatoria sia molto presente in queste zone. Però sono tornati i lupi anche in questa area dell’Appennino e può essere che i simpatici ungulati decidano di traslocare in territori per loro meno rischiosi…
Quasi tutti i vini di Crocizia sono prodotti con la tecnica della rifermentazione in bottiglia e “busciano” allegramente quando si ritiene sia venuto il momento di far saltare qualche tappo! Ovviamente il residuo zuccherino è molto scarso e la bevibilità estrema. Le due Malvasia, Znestra e Besiosa che si differenzia dalla sorella per una vendemmia più tardiva e per una sosta del mosto di qualche giorno sulle bucce, sono, per il mio personalissimo gusto, le punte di diamante di questa piccola Azienda. La Besiosa è dotata di una maggiore complessità ed in entrambe la nota aromatica tipica della Malvasia è ben percepibile, ma assolutamente non invadente. Peraltro tutto il resto della produzione, Sauvignon, Lambrusco, Barbera e Pinot nero, colpisce per l’estrema pulizia e finezza sia al naso che in bocca, cosa rara nel mondo dei vini cosiddetti “naturali”, in cui cioè l’uso di chimica e diavolerie varie in vigna ed in cantina è ridotto al minimo indispensabile. A volte al momento della stappatura il vino può apparire un po’ chiuso o far sentire qualche non gradevolissimo sentore ridotto; basterà avere un po’ di pazienza e lasciare il vino ossigenarsi un po’ per scoprirne le bellissime doti di freschezza e mineralità.
con Marco Rizzardi
La vendemmia 2014 ha prodotto vini probabilmente più esili come struttura rispetto ad altre annate più calde, ma particolarmente apprezzabili per l’eleganza e la delicatezza dei profumi.
Come quasi sempre per i miei suggerimenti enologici, il numero di bottiglie prodotte è esiguo, circa 10.000 all’anno ed il modo migliore per recuperarle è quello di frequentare qualcuna delle classiche manifestazioni cui aderiscono i produttori di vini naturali, come avviene ad esempio a Fornovo da oltre 10 anni.
Però, se avete un po’ di tempo, non perdete l’occasione per fare un salto in loco risalendo per un paio di chilometro la strada che si inerpica alla vostra dx provenendo da Parma, una volta raggiunta la frazione di Pastorello di Langhirano. Marco con il micio Sancho, due amici  canini e due oche un po’ chiacchierone sarà felice di accogliervi e farvi conoscere i suoi meravigliosi vini che hanno anche il pregio di avere un costo assolutamente competitivo.

Per assaggiare la mitica cucina parmense,  qualche chilometro più a sud in località Ghiare di Corniglio, fermatevi all’Albergo Ristorante Vigion (Luigi nel dialetto del posto, tel. 0521.888113). Davanti ai salumi, ai mitici cappelletti o tortelli ed a sua maestà il Parmigiano, ma anche agli ottimi dessert casalinghi, vi chiederete perché nelle nostre città molti si stanno dimenticando che la cucina tradizionale italiana, in qualsiasi regione vi troviate, non ha rivali al mondo e merita di essere conosciuta, amata e salvaguardata anche dalle giovani generazioni. Inoltre il paesaggio che vi si aprirà davanti percorrendo questa vallata sarà di una inattesa ed emozionante bellezza.
Infine, una gita in zona non dovrebbe prescindere da una visita al Castello di Torrechiara ed alla antica Pieve romanica di San Pietro di fondazione risalente all’XI secolo nel comune di Tizzano.




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