domenica 22 febbraio 2015

Una Garganega col tappo a corona?! Sì, grazie!


La Cantina Giovanni Menti si trova a Gambellara in provincia di Vicenza, zona con un’antica tradizione vinicola dove si coltivano principalmente uve come la Garganega e la Durella. Stefano Menti, figlio dell’attuale proprietario, un giovane animato da tanta passione ed entusiasmo per il suo lavoro, vi accoglierà con grande disponibilità e simpatia.
L’Azienda segue i principi della Biodinamica e la produzione varia da vini bianchi fermi, a vini spumantizzati secondo il Metodo Classico, ai classici Vin Santo e Recioto, ai bianchi rifermentati in bottiglia e proprio di uno di questi vi voglio parlare, il Roncaie sui lieviti 2013. Si tratta di un vino frizzante, Garganega 100%, in cui la seconda fermentazione avviene grazie all’aggiunta di una quota di mosto di Garganega passita e l’imbottigliamento viene effettuato senza l’aggiunta di solfiti e senza chiarifiche o filtrazioni. Se la bottiglia è tenuta verticale i lieviti formeranno sul fondo un deposito chiaramente visibile. Stefano consiglia di agitare un po’ la bottiglia prima di aprirla; i lieviti torneranno in sospensione intorpidendo un po’ il vino (se la cosa non vi disturba), ma arricchendolo di ulteriori sfumature all’olfatto e al gusto.
Però il vero motivo per cui vi parlo di questo vino è la sua straordinaria bevibilità. Questa Garganega non vi colpirà per la ricchezza del suo bouquet, non vi strapperà urla di giubilo per la complessità o la persistenza al gusto, ma vi conquisterà invece proprio per la sua freschezza e semplicità e vi inviterà a riempire nuovamente il bicchiere, in altre parole sarà una compagna ideale a tavola. Il vino è secco senza cedimenti, percepirete sfumate note di agrumi e di  lievito (crosta di pane) unitamente a quello che è secondo me il marchio di fabbrica di questi vini, le note minerali, vagamente sulfuree, presumibilmente legate alla natura vulcanica dei terreni. Il costo si aggira attorno ai 7 euro a bottiglia, a mio modesto avviso un vero affare.


Siamo vicini a Vicenza e le opportunità di visita offerte da questa magnifica città e dai suoi dintorni sono molteplici; basti pensare alla magnificenza delle architetture che il genio del Palladio ha disseminato in queste terre. Io voglio però raccomandarvi di non perdere l’occasione di visitare Villa Valmarana ai Nani nei dintorni a sud di Vicenza, eretta in forme palladiane nella seconda metà del XVII secolo, in particolare per ammirare i superbi cicli di affreschi di Giambattista Tiepolo e di suo figlio Giandomenico. Se le opere di Giambattista, più classicheggianti, illustrano episodi mitologici, Giandomenico vi sorprenderà raffigurando scene di vita quotidiana di sorprendente modernità. Vi assicuro che ne vale assolutamente la pena e se del/dei Tiepolo non avevate ricordi particolarmente entusiasmanti, qui avrete modo di cambiare radicalmente idea, questa almeno è stata la mia personale esperienza.

Per concludere in bellezza,  vi suggerisco di fare una puntatina nei vicini Colli Berici e sedervi ad un tavolo della Trattoria Zamboni a Lapio di Arcugnano (Tel. 0444 273079). In una calda e sobriamente elegante atmosfera di stile montano, caratterizzata dalle ampie panoramiche vetrate, potrete gustare una cucina con salde radici nel territorio, ma anche aperta alla fantasia ed alla innovazione. Una dimostrazione in più e veramente esemplare di qualità e professionalità tipiche di certa provincia italiana e ad un costo oggi difficilmente pensabile  per chi è abituato a vivere nelle grandi aree urbane. 

P.S. Non scandalizzatevi per il tappo a corona utilizzato per queste bottiglie come si vede nella foto. L’impiego di metodi alternativi al tappo in sughero, quali tappi a corona, in vetro, a vite (noti anche come “stelvin”), elimina i rischi dovuti al famigerato sentore di tappo e garantisce un’ottima conservazione soprattutto per i vini non destinati a lungo invecchiamento. In paesi come la Germania e l’Austria, produttori di grandi vini bianchi, queste tecnologie alternative stanno avendo grande diffusione. Anche da noi, soprattutto in Alto Adige, qualcosa si sta muovendo; si tratta sostanzialmente di vincere la ritrosia e la diffidenza dei consumatori.


2 commenti:

  1. altro post divorato e condiviso su FB
    ciao
    andrea

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Andrea! Felice di averti tra i lettori di questo blog e di sapere che condividi i contenuti

      Elimina