Oltrepo, nome evocativo per i milanesi come me di gite
fuoriporta, di semplici trattorie dove gustare piatti della tradizione locale
con gli immancabili salumi (chi non conosce il salame di Varzi?) accompagnati
dai classici Barbera, Bonarda, Buttafuoco, Sangue di Giuda ecc. Purtroppo negli
anni il vino dell’Oltrepo pavese si è venuto troppo spesso ad identificare con
prodotti di basso prezzo e scarsa qualità. L’industria vinicola locale
poco ha fatto per contrastare questo andamento ed anzi, sposando ottiche
prettamente commerciali, ha favorito un’espansione incontrollata della
viticoltura anche in aree poco vocate. Oggi il sentire comune degli
appassionati verso i vini dell’Oltrepo è, ad essere ottimisti, improntato a scetticismo
e scarso apprezzamento.
Eppure esistono vini di straordinario carattere e
produttori serissimi ed illuminati che puntando sulla qualità ci offrono
bottiglie eccellenti in grado di farci comprendere le enormi e poco sfruttate
potenzialità di questo territorio. Ricordo come personaggi famosi quali i
compianti Gianni Brera e Gino Veronelli amassero questi vini e fossero loro
appassionati cantori.
Se Barbera e Croatina sono le varietà rosse che dominano
la scena locale nel dare origine ai più famosi vini dell’Oltrepo, spesso anche
nelle varianti “mosse”, tra le varietà a bacca bianca il Riesling renano è
quella in grado di offrire le bottiglie più interessanti. Voglio anche
ricordare la produzione spumantistica che nulla ha da invidiare, quando gestita
da mani abili ed appassionate, ai più famosi Trento o Franciacorta.
L’Azienda Monsupello a Torricella Verzate in provincia di Pavia ha una lunga
tradizione in questo settore e gode di una meritata fama anche presso gli
appassionati più esigenti. Attiva da oltre un secolo, produce numerosissime
tipologie di vini bianchi e rossi, ma deve la sua celebrità soprattutto alle
bollicine, Metodo Classico e Charmat. Tra i primi vi voglio segnalare il Nature, un pas dosé, quindi vinificato senza aggiunta della liqueur d’expedition
e perciò estremamente secco causa lo scarsissimo residuo zuccherino, prodotto
con 90% Pinot nero e 10% Chardonnay. E’ un metodo classico di grande eleganza e
struttura importante, adatto quasi ad ogni tipologia di cibo e che potrete
acquistare in Azienda a soli 14 Euro, un prezzo veramente competitivo se si
considera l’alta qualità del prodotto. Ovviamente meno ambizioso, ma pure di
grande gradevolezza, è invece il Pinot Nero “I Germogli”. Vinificato in bianco con un piccolo
saldo di Chardonnay è rifermentato in autoclave (metodo Charmat o Martinotti).
Se visitate l’Azienda, cosa che sempre vivamente consiglio, incontrerete grande
disponibilità, professionalità e cortesia; potrete capire da vicino come si
producono gli spumanti secondo il Metodo Classico ed alla fine degustare
qualcuno dei diversi vini prodotti.
Per meglio conoscere ed apprezzare l’Oltrepo, non perdete
l’occasione per una visita non frettolosa che vi consentirà, soprattutto in
primavera o autunno, di apprezzare la bellezza paesaggistica del territorio,
poco decantata eppure così evidente.
Per la sosta gastronomica vi consiglio il Ristorante Buscone (tel. 0383.52224) in un ameno borgo, Bosmenso, che scoprirete proseguendo oltre Varzi sulla strada che conduce al Passo del Brallo. Vi conquisteranno semplicità, professionalità e fedeltà agli ingredienti ed alle ricette della cucina tradizionale, qui anche con chiari influssi liguro/piemontesi. La cantina vi propone molte, belle ed anche non comuni etichette dell'Oltrepo offerte con ricarichi ammirevolmente bassi e meritevole per questo di un plauso particolare.
Per concludere mi piace indicarvi un elenco di produttori di vini dell’Oltrepo che con la loro serietà e passione cercano di valorizzare al meglio le grandi potenzialità enologiche del territorio (elenco sicuramente incompleto, ma frutto di anni di appaganti esperienze personali): Lino Maga, Agnes, Picchioni, Castello di Stefanago, Vercesi del Castellazzo, Anteo, Frecciarossa.
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