martedì 28 aprile 2015

Oltrepo, è tempo di riscossa.





Oltrepo, nome evocativo per i milanesi come me di gite fuoriporta, di semplici trattorie dove gustare piatti della tradizione locale con gli immancabili salumi (chi non conosce il salame di Varzi?) accompagnati dai classici Barbera, Bonarda, Buttafuoco, Sangue di Giuda ecc. Purtroppo negli anni il vino dell’Oltrepo pavese si è venuto troppo spesso ad identificare con prodotti di basso prezzo e  scarsa qualità. L’industria vinicola locale poco ha fatto per contrastare questo andamento ed anzi, sposando ottiche prettamente commerciali, ha favorito un’espansione incontrollata della viticoltura anche in aree poco vocate. Oggi il sentire comune degli appassionati verso i vini dell’Oltrepo è, ad essere ottimisti, improntato a scetticismo e scarso apprezzamento.
Eppure esistono vini di straordinario carattere e produttori serissimi ed illuminati che puntando sulla qualità ci offrono bottiglie eccellenti in grado di farci comprendere le enormi e poco sfruttate potenzialità di questo territorio. Ricordo come personaggi famosi quali i compianti Gianni Brera e Gino Veronelli amassero questi vini e fossero loro appassionati cantori.
Se Barbera e Croatina sono le varietà rosse che dominano la scena locale nel dare origine ai più famosi vini dell’Oltrepo, spesso anche nelle varianti “mosse”, tra le varietà a bacca bianca il Riesling renano  è quella in grado di offrire le bottiglie più interessanti. Voglio anche ricordare la produzione spumantistica che nulla ha da invidiare, quando gestita da mani abili ed appassionate, ai più famosi Trento o Franciacorta.

L’Azienda Monsupello a Torricella Verzate in provincia di Pavia ha una lunga tradizione in questo settore e gode di una meritata fama anche presso gli appassionati più esigenti. Attiva da oltre un secolo, produce numerosissime tipologie di vini bianchi e rossi, ma deve la sua celebrità soprattutto alle bollicine, Metodo Classico e Charmat. Tra i primi vi voglio segnalare il Nature, un pas dosé, quindi vinificato senza aggiunta della liqueur d’expedition e perciò estremamente secco causa lo scarsissimo residuo zuccherino, prodotto con 90% Pinot nero e 10% Chardonnay. E’ un metodo classico di grande eleganza e struttura importante, adatto quasi ad ogni tipologia di cibo e che potrete acquistare in Azienda a soli 14 Euro, un prezzo veramente competitivo se si considera l’alta qualità del prodotto. Ovviamente meno ambizioso, ma pure di grande gradevolezza, è invece il Pinot Nero “I Germogli”.  Vinificato in bianco con un piccolo saldo di Chardonnay è rifermentato in autoclave (metodo Charmat o Martinotti). Se visitate l’Azienda, cosa che sempre vivamente consiglio, incontrerete grande disponibilità, professionalità e cortesia; potrete capire da vicino come si producono gli spumanti secondo il Metodo Classico ed alla fine degustare qualcuno dei diversi vini prodotti.
Per meglio conoscere ed apprezzare l’Oltrepo, non perdete l’occasione per una visita non frettolosa che vi consentirà, soprattutto in primavera o autunno, di apprezzare la bellezza paesaggistica del territorio, poco decantata eppure così evidente.
Infine, per chi ama l’arte, ma non solo, spostatevi un po’ più a sud in direzione di Varzi. Poco oltre l’abitato di Ponte Nizza, una deviazione sulla sinistra vi porterà in pochi chilometri a scoprire l’Eremo di Sant’Alberto di Butrio, un gioiello nascosto ed ignoto ai più anche nella nostra regione (un grazie sentito agli amici Enrico e Ciccio cui devo questa segnalazione). Già la placida bellezza e tranquillità del posto vi conquisteranno, ma una volta all’interno, al cospetto della stupefacente serie di affreschi della seconda metà del ‘400 che rivestono quasi per intero le pareti, resterete totalmente sorpresi ed ammirati e capirete una volta di più come questo paese sia uno scrigno inesauribile di tesori.





Per la sosta gastronomica vi consiglio il Ristorante Buscone (tel. 0383.52224) in un ameno borgo, Bosmenso, che scoprirete proseguendo oltre Varzi sulla strada che conduce al Passo del Brallo. Vi conquisteranno semplicità, professionalità e fedeltà agli ingredienti ed alle ricette della cucina tradizionale, qui anche con chiari influssi liguro/piemontesi. La cantina vi propone molte, belle ed anche non comuni etichette dell'Oltrepo offerte con ricarichi ammirevolmente bassi e meritevole per questo di un plauso particolare.
Per concludere mi piace indicarvi un elenco di produttori di vini dell’Oltrepo che con la loro serietà e passione cercano di valorizzare al meglio le grandi potenzialità enologiche del territorio (elenco sicuramente incompleto, ma frutto di anni di appaganti esperienze personali): Lino Maga, Agnes, Picchioni, Castello di Stefanago, Vercesi del Castellazzo, Anteo, Frecciarossa. 




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